Una leggenda che mi sta particolarmente a cuore per quello che insegna è quella delle bambole Daruma. Sono figurine votive giapponesi senza gambe né braccia, che rappresentano Bodhidharma (Daruma in giapponese), il fondatore e primo patriarca dello Zen, queste bambole si presentano in colori differenti: il rosso(la forma più conosciuta), giallo, verde e bianco.La bambola ha un volto maschile molto stilizzato con grandi occhi, barba e baffi. La particolarità sta proprio negli occhi, due grandi cerchi bianchi senza pupille, la credenza popolare Giapponese lega queste bambole alla forza di volontà e al raggiungimento degli obbiettivi. Usando dell’inchiostro nero, bisogna disegnare un solo occhio esprimendo un desiderio; se il desiderio dovesse avverarsi, verrà disegnato anche il secondo occhio. A causa del loro basso centro di gravità la maggior parte delle bambole Daruma si raddrizzano da sole dopo essere state spinte, questo rappresenta la grande forza di volontà e la fermezza nel realizzare i propri desideri  (Cadi sette volte, rialzati otto-Nana korobi ya oki, 七転び八起き). Queste bambole derivano da un modello più antico chiamato il “piccolo monaco rotondetto” o “piccolo monaco sempre-in-piedi” (Okiagari-koboshi), una filastrocca per bambini del XVII secolo descrive le bambole daruma dell’epoca in modo assai simile alle loro raffigurazioni moderne:

Hi ni! fu ni!
Fundan Daruma ga
Akai zukin kaburi sunmaita!
Una volta! Due volte!
Sempre il Daruma di rosso vestito
Incurante torna seduto!
 

Alcune bambole recano delle scritte sulle guance che descrivono il desiderio che il proprietario ha espresso, p.e. una richiesta di protezione per i propri cari. Il cognome del proprietario può essere scritto sul mento. Fino a che il desiderio non viene esaudito, la bambola viene esposta in un punto sollevato della casa, di solito vicino ad altri oggetti importanti come il Butsudan (un altare domestico buddista). La bambola Daruma (o una sua rappresentazione a stampa) è stata utilizzata da diversi sistemi di gestione del tempo per simboleggiare un obiettivo importante non ancora raggiunto. Quando viene intrapreso un nuovo progetto viene colorata una pupilla della bambola, e il simbolo della daruma diventa un reminder dell’obiettivo da raggiungere. Quando il progetto viene completato, viene disegnato il secondo occhio.

Bambole Daruma al Daruma-ji di Takasaki

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Autore: Antonino Leotta

Antonino LeottaAppassionato di cultura Giapponese si da quando ne ho memoria, dopo il mio primo viaggio in Giappone ho capito che la mia passione per l'oriente fosse più grande di quel che pensassi. Giappone in Pillole nasce dalla voglia di condividere con le altre persone quello che amo, mettendo la mia conoscenza a disposizione di tanti altri appassionati come me!!!