Gli irresistibili Takoyaki: una ricetta che vi trasporterà direttamente tra le bancarelle di un affollato festival estivo giapponese. I Takoyaki sono un incrocio tra delle polpette e delle frittelle. Si preparano cuocendo alla piastra delle palline di pastella con all’interno un pezzetto di polipo, per poi cospargerle di salse e altri condimenti. I Takoyiaki sono così golosi che è impossibile mangiarne solo uno; serviteli al vostro prossimo party e i vostri ospiti ne andranno pazzi!

Ingredienti

Per 24 palline circa di takoyaki

  • 150g di farina 00
  • 300ml di dashi (brodo base). In alternativa si può usare anche sola acqua ma il takoyaki verrà meno saporito.
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di beni shoga tritato.
  • un pizzico di sale
  • un cucchiaino di zucchero
  • 100g di polpo (tako) bollito. Nella scelta del polpo cercate di privilegiare esemplari molto grossi, magari piovre, dai tentacoli spessi e carnosi. Uno o due tentacoli dovrebbero essere sufficienti.
  • un mazzetto di erba cipollina
  • una bustina di kazuo bushi
  • aonori
  • maionese
  • salsa takoyaki
  • olio di semi

Preparazione

La preparazione del takoyaki è molto semplice. L’unica difficoltà sta nel far ruotare le pallina con lo spillone, operazione che richiede solo un po’ di pratica.

Tutti gli strumenti per la preparazione del takoyaki. La piastra in ghisa con le forme semisferiche stampate, il pennello circolare in corda per oliare bene gli stampi, lo spillone per rigirare le palline che si vanno formando.

  • Con un coltello molto affilato affettate l’erba cipollina.

 

  • Triturate il beni shoga in modo da avere quadratini di due o tre millimetri circa di spessore. Il beni shoga non è indispensabile, ma serve comunque a dare un particolare accento al piatto.

 

  • Con una frusta sbattete energicamente la farina con il dashi, il sale, lo zucchero e l’uovo in modo da avere un composto ben amalgamato, liscio e senza grumi. Mettetelo in un recipiente dotato di beccuccio e lasciatelo riposare a parte per qualche minuto.

 

  • Nel frattempo tagliate il polpo che avrete precedentemente sbollentato a pezzi irregolari di non più di un centimetro.
    A differenza della cucina italiana dove polpi e seppie devono essere morbidi e vanno quindi cotti molto, nella cucina giapponese questi ingredienti sono apprezzati per la loro consistenza un po’ gommosa. Non bollite troppo il polpo, giusto il tempo che basta a non lasciarlo crudo, così da fargli mantenere una buona elasticità. Uno dei punti fondamentali per avere un buon takoyaki, è riuscire a creare un contrasto tra la morbidezza della pastella e la consistenza del polpo.

 

  • A questo punto scaldate la padella da takoyaki e oliatela bene. E’ importante che prima di versare l’impasto la padella sia ben unta e molto calda. Come per le crepe, anche per il takoyaki, le prime palline che andrete a preparare probabilmente tenderanno ad attaccarsi e non usciranno molto bene. Non dispertate e prerseverate, man mano che la padella viene usata verranno sempre meglio.

 

  • Versate la pastella dal recipiente col beccuccio direttamente nella teglia. Cercate di distribuirla uniformemente in tutti gli stampi. Non preoccupatevi se la pastella finisce anche sugli spazi tra una forma e l’altra. Abbiate solo avuto l’accortezza di oliare bene anche queste superfici.

 

  • Distribuite i pezzi di polpo nella padella in modo che in ogni stampino ve ne sia almeno uno o due. Di più è anche meglio, ma attenzione a non esagerare se no il takoyaki non sta più insieme. Distribuitevi sopra il beni shoga e l’erba cipollina. Non abbiate timore di abbondare, soprattutto con quest’ultima.

 

  • Aspettate un po’ che l’uovo incominci a cuocere sul fondo degli stampini e poi, con lo spillone, con un movimento secco e circolare, fatelo staccare dalla parete di ghisa e pian piano fatelo ruotare. Man mano che cuoce, continuate a rigirare il takoyaki così che venga prendendo una forma sferica regolare. Proponiamo di seguito un breve riassunto video delle fasi di cottura:

 

  • Mettete il vostro takoyaki su un piatto da portata e spennellatelo di maionese prima, di salsa takoyaki poi e infine spolverate con aonori e kazuo a piacere.

Un’alternativa alla maionese e alla salsa takoyaki si può avere con la versione akashiyaki del takoyaki, che poi è forse il modo migliore per apprezzare appieno questo piatto.
Le palline al polpo in questo caso sono servite senza alcunché sopra e prima di mangiarle vengono immerse nel dashi caldo servito a parte in una ciotolina.

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いただきます

Autore: Antonino Leotta

Antonino LeottaAppassionato di cultura Giapponese si da quando ne ho memoria, dopo il mio primo viaggio in Giappone ho capito che la mia passione per l'oriente fosse più grande di quel che pensassi. Giappone in Pillole nasce dalla voglia di condividere con le altre persone quello che amo, mettendo la mia conoscenza a disposizione di tanti altri appassionati come me!!!